Faldone - La nostra storiaLa nostra storia

L’Archivio di Stato di Cuneo è stato istituito come sezione con D.M. 30 settembre 1956 ed è funzionante a partire dal 1957.
Gli atti relativi alla storia più antica dell’attuale territorio e provenienti da istituzioni diverse (marchesati, comitati, abbazie, monasteri, ecc.) sono confluiti, in gran parte, per varie vicende, nell’Archivio di Stato di Torino, ad eccezione degli archivi dei comuni di Melle (173 buste, relative agli anni 1443-1943) e di Tenda (con 2 buste contenenti, tra l’altro, varie pergamene, tra cui una “carta partita” risalente alla seconda metà del XII secolo).

L’Archivio di Stato di Cuneo conserva la produzione documentaria dell’amministrazione di Antico regime della Provincia (Intendenza, Uffici di insinuazione, Prefetture, Giudicature), gli archivi notarili in serie continue a partire dal XV secolo dei distretti di Alba, Cuneo, Mondovì e Saluzzo, i fondi di epoca napoleonica del Dipartimento della Stura, e dei Tribunali di prima istanza di Mondovì e Saluzzo.

Il patrimonio archivistico comprende inoltre alcuni archivi di famiglie e di persone, gli archivi degli ospedali di Cuneo e Mondovì, con una ricca serie cartografica del XVIII secolo, frammenti di archivi comunali, e i fondi amministrativi, notarili, giudiziari post napoleonici (Intendenze, Uffici di insinuazione poi del registro, Tribunali, Preture, Prefettura). Particolarmente consultati sono i fondi degli Uffici di leva e dei Distretti militari, utili per ricostruire la storia delle famiglie di una provincia molto interessata, nei secoli scorsi, dal fenomeno dell’emigrazione.

Mappa - La nostra storiaUna fonta di primaria importanza per la storia del territorio è rappresentata dai fondi dell’Ispettorato provinciale dell’agricoltura e dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste, oltre alla documentazione catastale, che conta circa 1700 mappe, e a quella riguardante i canali demaniali (anch’essa con una ricca serie cartografica).

La documentazione del periodo Pre Napoleonico testimonia l’attività di uffici amministrativi (archivio dell’intendenza, con 436 registri e 98 buste, comprese tra gli anni 1626-1801) e di alcuni uffici giudiziari, quali il Tribunale di Mondovì e quello di Saluzzo, il giudicatore di Pace di Fossano e di Melle, dall’inizio del secolo XVII.

 

Scaffalature - La nostra storiaE’ molto importante la documentazione costituita da 136 buste e 689 registri, relativa agli anni 1799-1814, durante i quali la città di Cuneo fu capoluogo della Prefettura del dipartimento della Stura, istituito il 20 giugno 1799, oltrechè sede di una delle cinque Sottoprefetture, quali Alba, Cuneo, Mondovì, Saluzzo e Savigliano, dalla stessa dipendenti.

 

La Restaurazione lasciò immutato il territorio ad eccezione di quello di Savigliano, vennero riaffermate come sede di Intendenza le ex sottoprefetture di Alba, Cuneo, Mondovì e Saluzzo, delle quali si conserva il materiale archivistico dal 1814 al 1861 (circa 200 registri).

Fino a questa data prosegue anche, senza soluzione di continuità, dal 1782 per Mondovì e dal 1762 per Saluzzo, la documentazione dei rispettivi tribunali con circa 600 registri.

Testi - La nostra storiaPer il periodo post unitario, è da ricordare l’archivio della Prefettura con 8245 pezzi, redatti tra gli anni 1862-1967, quello dell’Intendenza di finanza degli anni 1866-1952, gli archivi degli uffici finanziari come gli uffici distrettuali delle imposte dirette, gli uffici del Registro, la Direzione Provinciale del Tesoro, la Ragioneria Provinciale dello Stato, gli uffici giudiziari, come quello dei Tribunali, delle Procure, delle Preture, gli uffici militari come i Distretti Militari di Cuneo e di Mondovì, l’Ufficio Provinciale di Leva.

Molto importante il poderoso Archivio Notarile. Presso l’Archivio di Stato di Cuneo sono conservati gli atti notarili originali, in serie continue, per l’intero territorio provinciale: dal 1556 per la zona di Alba, dal 1561 per quella di Cuneo, dal 1449 per quella di Mondovì e dal 1527 per quella di Saluzzo; nonchè le copie pervenute tramite le 26 tappe di insinuazioni. In un totale di 50.500 volumi.

Al nucleo più antico dell’Archivio, va inserito anche materiale proveniente dagli Archivi delle famiglie De Morri di Castelmagno (1630-1870) e Sandri Trotti di Fossano (1350-1800) nonchè un’interessante miscellanea di documenti economici e demaniali cuneesi afferenti ai secoli XVI-XIX.